mercoledì 4 maggio 2016

inaugurazione statue al Parco del Tevere Magliana

inaugurazione sculture al parco del Tevere Magliana



DOMENICA 8 MAGGIO 2016
Si inaugurano nel Parco Tevere Sette opere SCULTOREE di cui 6 realizzate in tre pietre laziali e un labirinto vegetale. Le sculture ispirate ai temi della natura e del sociale, sono state realizzate in un progetto con la collaborazione del Corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus dell' Accademia di Belle Arti di Roma referente professoressa Oriana Impei. Sono state realizzate nella sede di Campo Boario, e sono stati presentati i bozzetti recentemente in una mostra presso il Teatro India a Roma e proiettato il video della loro realizzazione a cura di Salim Miralee.
Il Progetto promosso dal Municipio XI di Roma e voluto dalla progettista del parco arch. MARIA Cristina Tullio e dalla scultrice e docente Oriana Impei ha ottenuto il nulla osta paesaggistico per l' ubicazione delle sculture nel paesaggio fluviale del Tevere. IL PRIMO PARCO FLUVIALE SULLE SPONDE DEL TEVERE A ROMA.
Durante l'evento ci sara' una performance di costumi ispirati alla Natura creati da allievi dell' insegnamento Costume per lo spettacolo docente Paola Lo Sciuto dell' Accademia di Belle Arti di Roma.
Sara' presente per l'INAUGURAZIONE la direttrice dell' Accademia di Belle Arti di Roma prof.ssa Tiziana D'Acchille e tutti i promotori dell' evento, personalita' del mondo della cultura e dello spettacolo.Durante l'inaugurazione si svolgeranno
Letture delle Encicliche laudate e poesie in versi a cura di Claudio Monachesi.
Atmospheres, sonorizzazioni dal vivo tra la natura a cura di Theo Allegretti.

Info per raggiungere il sito:
ingresso da via della Scarperia Riva Pian due Torri a Magliana. Uscita dal raccordo anulare su via della Magliana e prima traversa a destra.

resoconto riunione del 14 aprile




lunedì 25 aprile 2016

ATTUALE SITUAZIONE DELLA TORRE DEL GIUDIZIO


 

già da tempo...

un po' di storia...
...

Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti

bloccato il ricorso al TAR

Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
Dovrà essere rimossa la copertura dell'ex impianto industriale Buffetti di Magliana. Il Tar ha respinto il ricorso dell'attuale proprietà.


Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti

Un mese di tempo per rimuovere tutto l'amianto. E' questo il tempo che la Beta srl, proprietaria dell'ex Buffetti, dovrà impiegare per bonificare il padiglione C del vecchio complesso industriale. Torna così valida la Determinazione Dirigenziale: il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del privato. Le coperture di eternit dovranno essere eliminate.
STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi  - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
LA PROMESSA - Al Dipartimento il Municipio aveva chiesto, "visto il perdurare dell’inadempienza della proprietà, di adottare un provvedimento che ordinasse l’intervento. Sono quindi molto lieto di questa decisione del Tar, che conferma come le nostre preoccupazioni per la salute dei cittadini fossero assolutamente fondate. Il Municipio - promette Veloccia - continuerà a vigilare, affinché gli interventi previsti siano realizzati tempestivamente e questa vicenda possa concludersi positivamente”


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Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
Un mese di tempo per rimuovere tutto l'amianto. E' questo il tempo che la Beta srl, proprietaria dell'ex Buffetti, dovrà impiegare per bonificare il padiglione C del vecchio complesso industriale. Torna così valida la Determinazione Dirigenziale: il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del privato. Le coperture di eternit dovranno essere eliminate.
STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi  - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
LA PROMESSA - Al Dipartimento il Municipio aveva chiesto, "visto il perdurare dell’inadempienza della proprietà, di adottare un provvedimento che ordinasse l’intervento. Sono quindi molto lieto di questa decisione del Tar, che conferma come le nostre preoccupazioni per la salute dei cittadini fossero assolutamente fondate. Il Municipio - promette Veloccia - continuerà a vigilare, affinché gli interventi previsti siano realizzati tempestivamente e questa vicenda possa concludersi positivamente”


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sabato 2 aprile 2016

il 2 aprile a P.zza de Andrè... il Comitato partecipa tra i volontari



II intervento del Comitato all'incontro del 1° aprile al Teatro India



Auspicandoci che gli iter burocratici portino agli esiti sperati, come già poco fa hanno sottolineato gli assessori Marcozzi e Mossino, vorremmo integrare quanto detto poco fa sottolineando l’importanza di promuovere progetti e attività che diano realmente “vita” a questo parco, perché solo vivendo un luogo si impedisce il degrado e l’abbandono, diverse proposte sono già state avanzate sin dalla scorsa stagione, qualcuna di queste ha già avuto esito, la festa che si terrà il 7 maggio sarà ulteriore occasione, ma sicuramente c’è spazio per molte altre iniziative, in termini di laboratori creativi, esposizioni di artigianato, anche pensare ad un bando per un palco aperto agli artisti del quartiere e non solo… 

Senza dilungarci qui ora, quello che noi ci auspichiamo allora  un concreto, proficuo, scambio di idee e di propositi, da attualizzarsi in una serie di appuntamenti, aperti e programmatici, tra le istituzioni dedicate alla gestione e manutenzione del parco e  i cittadini e le associazioni del territorio, che non mancano di idee, questo per dare spazio e  voce nello specifico ai diversi intendimenti. 

È nell’interesse di tutto il quartiere creare affezione e partecipazione attorno a quest’area, perché ciò che si sente “proprio” lo si cura e lo si difende,  e Magliana ha bisogno di salvaguardare un cuore verde, ma anche di preservare un cuore di relazioni umane e socialità.


Intervento del Comitato all'Incontro del 1° aprile al teatro India



LA PRIMA PARTE DEL PARCO FLUVIALE PIAN DUE TORRI COME STRUMENTO PER UN RIASSETTO URBANISTICO DEL QUARTIERE MAGLIANA.



            E’ noto il grande contributo che i cittadini di Magliana hanno dato per la realizzazione del Parco Fluviale Pian Due Torri.

            Sono sicuramente da riconoscere i meriti di alcuni dirigenti dell’ex Municipio XV, e la straordinaria dedizione del tecnico incaricato alla realizzazione dell’opera, ma  senza i cittadini di Magliana, con le loro iniziative, le loro richieste, le loro capacità di pressione a tutti i livelli istituzionali, ora non saremmo qui a far salire l’attenzione per questo Parco da livelli solo locali a quelli più ampi della città.

            A questo punto, quando questo Parco ormai funzionante da più di un anno si sta dotando anche di valenze culturali internazionali, i cittadini sentono la necessità di chiarire alcuni punti in proposito. Questa realizzazione non è fine a se stessa, ma parte integrante di un progetto più grande e più ambizioso: è parte integrante di un riassetto urbanistico dell’intero quartiere.

            E’ difficile valutare l’importanza e la valenza di tale progetto se la proposta per la sua realizzazione non viene inserita nel contesto storico ed urbanistico. Il quartiere Magliana Nuova nasce tra la fine del 1969 e l’inizio del 1970. E’ il frutto di una violenta e spregiudicata speculazione edilizia. Senza voler entrare nello specifico di una vicenda ormai nota, possiamo, comunque affermare che tale opera lasciò un quartiere con le seguenti caratteristiche

-          alla fine del 1975 risultarono essere stati realizzati su 43,5 ettari di territorio 7800 alloggi per oltre 3 milioni di metri cubi di costruzioni; tale volume superava del 30% quanto allora consentito;
-          la superficie totale del quartiere (h .43.5) era destinata per più di due terzi (h. 29,6) ad edificazione, per quasi un terzo (h.13,3) a strade, solo una trascurabile parte (h, 0,6) a servizi:
-          gran parte degli alloggi era totalmente priva di insolazione e di aerazione: circa il 585 degli alloggi non aveva altro sbocco interno che un cortile largo in media 15 metri, il 25 per cento delle stanze si affacciava su chiostrine interne;
-          la popolazione di Magliana assommava, sempre nel 1975, a 31.671 abitanti contro i 20-22mila previsti; il rapporto abitanti/stanza era di 1,3 contro un rapporto medio della città dello 0,96;
-          tutto il quartiere, a causa del mancato reinterro alla quota dell’argine, rimane 6,50 metri sotto il livello di quest’ultimo.

Dal 1975 ad oggi le Amministrazioni Comunali che negli anni si sono succedute sono riuscite in qualche modo a dotare il quartiere dei servizi primari, degli arredi urbani, a sanarne l’aspetto igienico, ma nulla è stato ancora fatto su quegli aspetti riconducibili alle logiche speculative dei “palazzinari romani”:

                        A – Tipologia delle costruzioni
                        B – Densità dei volumi
                        C – Mancanza di spazi per verde e servizi
                        D – Mancato reinterro alla quota dell’argine

                        Il primo aspetto, quello della tipologie, non può naturalmente più essere affrontato e nessuna soluzione è più possibile.

            Anche il secondo aspetto, quello della densità degli immobili, non ha ora più soluzione. Poteva esserci  fino a qualche anno fa. Diradare il quartiere da alcuni edifici di proprietà comunale, dopo aver costruito volumi analoghi su aree espropriabili, ma non centrali al quartiere,  fu la proposta avanzata dai cittadini di Magliana attraverso il loro Comitato di Quartiere nel 1997 all’allora Sindaco Rutelli, ma mai accettata. Ora con l’approvazione della legge 493/93 (art. 11), non esistono più aree libere a Magliana su cui indirizzare proposte similari.

                        Fin dalla nascita del quartiere a tutti i cittadini di Magliana fu chiaro che la ricerca di spazi verdi e di servizi doveva essere indirizzata verso la sola direzione possibile: il Tevere  e la sua golena. Infatti il primo documento del Comitato di Quartiere riguardante un parco nella zona Pian Due Torri è del 1977, ma molti ricordano proposte fatte anche anni prima..

                        Il mancato reinterro alla quota dell’argine è un ulteriore ostacolo ad un territorio già di per sé non idoneo ad edificazione, meno che mai ad una edificazione intensiva. Il quartiere, stretto tra la Ferrovia Roma-Torino ed il Tevere, ha una pessima mobilità verso l’esterno e viceversa. Inoltre l’asse viario di Via della Magliana attira ogni interesse commerciale con un conseguente depauperamento e degrado delle zone interne del quartiere a ridosso dell’argine.

                        Questa era la situazione all’anno 1975.

                        Questa è la situazione di oggi.

                        Malgrado siano passati 46 anni dalla nascita di Magliana e malgrado le pesanti responsabilità degli Amministratori capitolini di allora, accertate e documentate, un vero e proprio strumento urbanistico indirizzato al risanamento degli errori/orrori commessi nel 70 non è mai stato proposto. Si pensava che l’occasione per tutto ciò potesse essere offerta dal Programma di Recupero Urbano (L. 493/93) che, con altri dieci quartieri “popolari”di Roma, riguardava  anche il nostro territorio. Anche questo programma, però, non va alla ricerca delle soluzioni di quelle “cause storiche” di cui sopra si è accennato. Va invece a recensire le aree ancora libere del quartiere, quelle mai acquisite dai governi della città,  per dotare la Magliana di quegli standard di verde e servizi, rimaste in mano a proprietari in attesa di tempi migliori.

                        Su queste aree il  Programma si concentra, prevedendo altri 360.000 metri di costruzioni in cambio di parziali servizi ad un territorio, che da anni doveva esserne in possesso.

                        Il PRU alla Magliana, approvato ormai  da dodici anni, e mai entrato interamente in fase realizzativa, è, secondo il Comitato  di Quartiere, errato o, perlomeno, insufficiente proprio sotto il punto di vista urbanistico. Non va infatti a cambiare nulla nel rapporto territorio/vita degli abitanti, che è l’aspetto principale di tale disciplina. Anzi, tale rapporto viene appesantito.

                        Gli abitanti di questo quartiere sono sempre stati in grado di cavarsela da soli. Stanchi di un Risanamento, che pur errato, non è ancora arrivato, hanno pensato ad un loro Piano di Riassetto per Magliana. Nessuno vuole sostituirsi  ai tecnici capitolini che il PRU hanno redatto. Si vuole soltanto portare all’attenzione ed alla discussione alcune proposte su come si può tentare di risolvere ferite di tanti anni fa, in un confronto tra le istituzioni interessate e quelle organizzazioni  che sul territorio vivono e del loro territorio tutto sanno.

                        Questi gli obbiettivi principali di tale Riassetto, che non altera nessun progetto del PRU, ma ne armonizza gli aspetti più pesanti:

-          creazione di un polo d’interesse alternativo a Via della Magliana;
-          valorizzazione dell’area fluviale;
-          allargamento dei confini del quartiere
-          prospettive di collegamenti attrezzati  con zone limitrofe.

\                      Il progetto, nelle sue parti più significative, sarà presentato in una mostra che verrà esposta  in occasione della Festa del Parco che si svolgerà nel prossimo mese  di Maggio.

           

Ecco perché, anche se questa parte di Parco è terminata, è vissuta e si avvia a diventare risorsa per Roma, i cittadini di Magliana avvertono che il cammino è appena cominciato.  Un parco di 8 ettari, leggermente decentrato dal cuore del quartiere, deve diventare un parco da 30 ettari. Ma un Parco Fluviale di 30 ettari e di notevole valenza ambientale e paesaggistica, avulso dalla vita giornaliera dei suoi cittadini, non serve agli obiettivi prefissati. Un parco, invece, che entri in modo organico nell’uso giornaliero della comunità, fa superare gli attuali limiti di spazio e di verde per Magliana.

            La valorizzazione del Tevere deve diventare risorsa per Magliana. Una risorsa mai sfruttata. Il Tevere dal quartiere non si vede, l’argine è un muro che fa diventare tutte le vie, che verso esso si dirigono, delle strade chiuse.

            Per concludere, questa prima parte del Parco Fluviale Pian Due Torri è un piccolo passo di un progetto complesso e molto ambizioso. Però, non sfugge a nessuno, quanto questo primo passo mette in moto, ovvero: la riqualificazione di un territorio depredato, la crescita di sicurezza in aree infrequentabili, la riappropriazione di zone da utilizzare per nuove organizzazioni sociali, forse una locale ripresa economica…. di certo un risanamento urbanistico.





                                                                                                                                                                 Comitato Quartiere Magliana

                                                                                                            
                                                                                                            

                                                                                                            

incontro del 1° Aprile al Teatro India







appuntamento il 1 aprile 2016


sabato 19 settembre 2015

IL 27 SETTEMBRE TORNA ARVALIA IN FESTA, LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO


Domenica 27 settembre si svolgerà "Arvalia in Festa 2015 - Cultura, sport e sociale insieme", la seconda edizione della festa dell’Associazionismo del Municipio. Come lo scorso anno la manifestazione si terrà a via Oderisi da Gubbio, nel quartiere Marconi, e durerà l’intera giornata, dalle 10 alle 20. La strada, parzialmente chiusa al traffico per l’occasione, sarà trasformata in un’isola pedonale in cui i cittadini potranno incontrare e conoscere meglio le numerose associazioni sportive, culturali e sociali attive nel territorio. Saranno circa 80 gli stand che animeranno la manifestazione, oltre la metà dei quali saranno delle associazioni aderenti che presenteranno le loro attività per il 2015. Ci saranno, inoltre, fattorie didattiche giochi ed attività per bambini, saggi, esibizioni ed attività sportive, degustazioni enogastronomiche con bontà tipiche e prodotti biologici e stagionali, le Apette dello Street Food e molto altro ancora. Come anticipato lo scorso anno, Arvalia in Festa è La festa del Municipio: un appuntamento fisso, per promuovere l’incontro e il confronto fra le diverse realtà operanti quotidianamente nel nostro territorio. Il programma di Arvalia in Festa sarà disponibile sul sito del Municipio.
 

mercoledì 2 settembre 2015

manifestazione "Antimafia Capitale"

il 3 settembre, alle ore 18,00,  a Piazza Don Bosco. 

Si tratta di un importante appuntamento di mobilitazione e di coinvolgimento dei cittadini contro tutte le mafie, per la legalità, per la città di Roma e senza bandiere, iscritti e militanti, associazioni ed altre forze politiche e sociali, in quella piazza divenuta simbolo, saremo li a manifestare uniti.
 
Il Comitato Quartiera Magliana sarà presente.
 
 
 
PD Magliana unitamente alla segretaria di Marconi e di Portuense ha pensato di organizzare un pullman che partirà dalla Magliana alle 17.00 puntuali del giorno 3 per andare a Don Bosco e riaccompagnerà nello stesso punto alla fine della manifestazione.
Ci sono ancora pochi posti disponibili, chi volesse aderire contatti il  3341837475 (Daniela Gentili)

 

mercoledì 13 maggio 2015

Parco Fluviale Urbano Pian Due Torri

Nell'interesse di tutti i cittadini di Magliana, il Comitato di Quartiere ha ritenuto opportuno inviare una lettera alle autorità interessate affinchè vengano presto risolti gli impedimenti burocratici che ostacolano le attività all'interno del Parco.


Comitato di Quartiere Magliana  
Viale Vicopisano, 83        00146 ROMA



                                                        Al Presidente della Regione Lazio
                                                                            Nicola  ZINGARETTI
                                                                            Via Cristoforo Colombo, 212 00145 Roma
                                                                             presidente@regione.lazio.it

                                                                       All’ Assessore Infrastrutture, Politiche Abitative
                                                                               e Ambiente
                                                                               Fabio  REFRIGERI
                                                                               Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7  00145 Roma
                                                                               Assessore.refrigeri@regione.lazio.it

                                                                       Al   Sindaco del Comune di Roma
                                                                              Ignazio  MARINO
                                                                               Piazza del Campidoglio, 1
                                                                               capo segreteria@comune.roma.it

                                                                       All’ Assessore Ambiente e Rifiuti
                                                                               Estella  MARINO
                                                                               Piazzale di Porta Metronia, 2  00183 Roma
                                                                               Estella.marino@comune.roma.it

                                                                       Al   Presidente XI MUNICIPIO
                                                                               Maurizio  VELOCCIA
                                                                               Via Montalcini, 1  00146 roma
                                                                               info@maurizioveloccia.it

                                                                       All’ Assessore all’Ambiente Xi Municipio
                                                                               Manuele MARCOZZI
                                                                               Via Montalcini 1  00146  Roma
                                                                               manuele.marcozzi@comune.roma.it



Oggetto: Parco Fluviale Urbano Pian Due Torri
                                                                              

                                    
         E’ storicamente noto che il quartiere Nuova Magliana, nato sul finire degli anni 70, è il frutto di una pesante speculazione edilizia. Il quartiere è stato edificato nel totale disprezzo di ogni regola urbanistica e gli artefici dell’operazione hanno ricercato solo il massimo profitto dalla rapina del territorio. Anche se la Magliana, a distanza di tanto tempo, può sembrare un territorio “normalizzato”, gli effetti derivanti da quella iniziale vicenda sono ancora presenti nel vivere quotidiano dei suoi cittadini: viabilità, mobilità, parcheggi, collegamenti, anche la semplice raccolta di rifiuti sono aspetti problematici e spesso non risolvibili. Gli spazi da adibire ad attività sociali e quelli  verde sono praticamente inesistenti. L’ argine del Tevere, oltre ad essere la causa di un illecito aumento delle volumetrie, si ricorda che il 33% delle edificazioni di Nuova Magliana sono abusive, e di un conseguente aumento degli abitanti, è un ostacolo vero e proprio sul lato est del quartiere. Tutte le vie  verso quella direzione sono strade chiuse. E’ la sola via della Magliana a calamitare ogni interesse ed ogni sviluppo. Le zone interne, quelle a ridosso dell’ argine, conoscono da tempo un progressivo quanto inarrestabile impoverimento commerciale e sociale.

         Nell’ operazione di speculazione edilizia degli anni ’70 le responsabilità delle giunte capitoline di allora sono state notevoli ed ampiamente documentate, ma in tutti questi anni il Comune di Roma non ha mai trovato la volontà o le risorse per sanare tale devastata situazione. Nessuno strumento urbanistico è stato indirizzato verso questa zona. Le poche aree che i cittadini del quartiere, con la loro lotta per la casa, strapparono alla speculazione non sono mai state utilizzate per il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti, ma sono rimaste nelle mani dei proprietari in attesa di tempi migliori.

         I cittadini di Magliana sentivano invece impellente il bisogno di tale intervento e nel corso degli anni, attraverso il loro Comitato di Quartiere, hanno autonomamente elaborato un loro Piano di Riassetto Urbanistico della Magliana, ponendo al centro della loro proposta il  Parco Fluviale Urbano Pian Due Torri.   

          I punti principali alla base di questa proposta erano i seguenti: il territorio della Magliana non era geograficamente adatto alla costruzione di un quartiere e mai e poi mai di un quartiere di tali dimensioni. Chiuso ad est dal fiume ed a ovest dalla ferrovia Roma-Torino, il territorio non ha aree limitrofe libere su cui svilupparsi. Gli spazi a verde e quelli per attività sociali potevano allora essere ricercati verso l’unica direzione possibile, quella della golena del Tevere. La creazione di un Parco attrezzato ed attrattivo poteva diventare un polo alternativo d’interesse per i cittadini. Il transito di persone verso e sopra l’argine avrebbe potuto gradualmente sanare quelle sacche di degrado nelle zone interne del quartiere.

         Altro punto qualificante nella proposta del Piano di Riassetto era quello della valorizzazione del Tevere e delle sue valenze ambientali e storiche. Un fiume che abbraccia il quartiere in tutta la sua estensione, ma che attualmente dal quartiere non viene nemmeno visto, poteva divenire risorsa importante nell’ economia della Magliana.

         Con queste idee in testa il Comitato di Quartiere Magliana, assieme al suo Municipio, si è battuto per più di sei anni per la realizzazione della prima parte del Parco Pian Due Torri. Si pensò potesse essere il primo passo, anche se faticoso, verso il concretizzarsi di quanto proposto dai cittadini. E’ facile allora immaginare lo sconcerto e la rabbia di questi abitanti nel vedere le attività del Parco bloccate da impedimenti soltanto burocratici. Tutti i programmi e le iniziative per la stagione estiva stanno saltando e la pulizia e la salvaguardia della zona sono messe a rischio. La struttura per la gestione del Parco è bloccata. La popolazione di Magliana non capisce il perché di quanto sta accadendo. Ed è anche questo storicamente certo: quando i cittadini di Magliana non capiscono, prima s’infuriano e poi reagiscono.

         Il Comitato di Quartiere, invece, pensa che una soluzione sia ancora possibile.

         Serve in merito una immediata decisione politica, che possa far superare al Parco tutti i problemi di ordine burocratico e di mancanza di comunicazione tra i vari Uffici e tra le differenti Istituzioni interessate. Ed è proprio per questo ultimo aspetto che stiamo avanzando le nostre richieste a tutti nello stesso momento, ricordandovi che per i cittadini di Magliana il Parco Fluviale Urbano sulla golena del Tevere non è soltanto un Parco, ma un preciso strumento urbanistico per il miglioramento delle loro condizioni di vita.

         Anche se si volesse vedere il Parco Fluviale Urbano soltanto come un parco, si pensa che a nessuno possa sfuggire le valenze e le prospettive di una tale complessiva realizzazione

         Un parco attrezzato di quasi 40 ettari sulla sponda del fiume Tevere, ricco quindi di aspetti ambientali, storici ed archeologici non ha esempi significativi in Italia e nel mondo. Potrebbe divenire un fiore all’ occhiello per qualsiasi Giunta a Roma. Inoltre sono altrettanto interessanti le prospettive che il parco sulla golena a Magliana possa essere una parte di un asse attrezzato con collegamenti, anche fluviali, alle altre similari realizzazioni: il Ponte dei Congressi, lo stadio calcistico della Roma e la zona Nuova Fiera di Roma.

         Restando in attesa di un Vostro sollecito riscontro a quanto richiesto dai cittadini di Magliana, porgiamo a tutti distinti saluti.




                                               Il Coordinatore del Comitato di Quartiere Magliana                 
                                                                Antonio FACCIOLO


Roma, 11 maggio 2015