Nell'interesse di tutti i cittadini
di Magliana, il Comitato di Quartiere ha ritenuto opportuno inviare una
lettera alle autorità interessate affinchè vengano presto risolti gli
impedimenti burocratici che ostacolano le attività all'interno del
Parco.
Comitato di Quartiere Magliana
Viale
Vicopisano, 83 00146 ROMA
Al Presidente della Regione Lazio
Nicola ZINGARETTI
Via Cristoforo Colombo, 212 00145 Roma
All’
Assessore Infrastrutture, Politiche Abitative
e Ambiente
Fabio REFRIGERI
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 Roma
Al Sindaco del Comune di Roma
Ignazio MARINO
Piazza del Campidoglio, 1
All’
Assessore Ambiente e Rifiuti
Estella
MARINO
Piazzale di Porta Metronia, 2 00183 Roma
Al Presidente XI MUNICIPIO
Maurizio VELOCCIA
Via Montalcini, 1 00146 roma
All’
Assessore all’Ambiente Xi Municipio
Manuele MARCOZZI
Via Montalcini 1 00146
Roma
Oggetto: Parco Fluviale
Urbano Pian Due Torri
E’ storicamente noto che il quartiere
Nuova Magliana, nato sul finire degli anni 70, è il frutto di una pesante
speculazione edilizia. Il quartiere è stato edificato nel totale disprezzo di
ogni regola urbanistica e gli artefici dell’operazione hanno ricercato solo il
massimo profitto dalla rapina del territorio. Anche se la Magliana, a distanza
di tanto tempo, può sembrare un territorio “normalizzato”, gli effetti
derivanti da quella iniziale vicenda sono ancora presenti nel vivere quotidiano
dei suoi cittadini: viabilità, mobilità, parcheggi, collegamenti, anche la
semplice raccolta di rifiuti sono aspetti problematici e spesso non
risolvibili. Gli spazi da adibire ad attività sociali e quelli verde sono praticamente inesistenti. L’
argine del Tevere, oltre ad essere la causa di un illecito aumento delle
volumetrie, si ricorda che il 33% delle edificazioni di Nuova Magliana sono
abusive, e di un conseguente aumento degli abitanti, è un ostacolo vero e
proprio sul lato est del quartiere. Tutte le vie verso quella direzione sono strade chiuse. E’
la sola via della Magliana a calamitare ogni interesse ed ogni sviluppo. Le
zone interne, quelle a ridosso dell’ argine, conoscono da tempo un progressivo
quanto inarrestabile impoverimento commerciale e sociale.
Nell’ operazione di speculazione
edilizia degli anni ’70 le responsabilità delle giunte capitoline di allora
sono state notevoli ed ampiamente documentate, ma in tutti questi anni il
Comune di Roma non ha mai trovato la volontà o le risorse per sanare tale
devastata situazione. Nessuno strumento urbanistico è stato indirizzato verso
questa zona. Le poche aree che i cittadini del quartiere, con la loro lotta per
la casa, strapparono alla speculazione non sono mai state utilizzate per il
miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti, ma sono rimaste nelle
mani dei proprietari in attesa di tempi migliori.
I cittadini di Magliana sentivano
invece impellente il bisogno di tale intervento e nel corso degli anni,
attraverso il loro Comitato di Quartiere, hanno autonomamente elaborato un loro
Piano di Riassetto Urbanistico della
Magliana, ponendo al centro della loro proposta il Parco
Fluviale Urbano Pian Due Torri.
I punti principali alla base di questa
proposta erano i seguenti: il territorio della Magliana non era geograficamente
adatto alla costruzione di un quartiere e mai e poi mai di un quartiere di tali
dimensioni. Chiuso ad est dal fiume ed a ovest dalla ferrovia Roma-Torino, il
territorio non ha aree limitrofe libere su cui svilupparsi. Gli spazi a verde e
quelli per attività sociali potevano allora essere ricercati verso l’unica
direzione possibile, quella della golena del Tevere. La creazione di un Parco
attrezzato ed attrattivo poteva diventare un polo alternativo d’interesse per i
cittadini. Il transito di persone verso e sopra l’argine avrebbe potuto
gradualmente sanare quelle sacche di degrado nelle zone interne del quartiere.
Altro punto qualificante nella proposta
del Piano di Riassetto era quello
della valorizzazione del Tevere e delle sue valenze ambientali e storiche. Un
fiume che abbraccia il quartiere in tutta la sua estensione, ma che attualmente
dal quartiere non viene nemmeno visto, poteva divenire risorsa importante nell’
economia della Magliana.
Con queste idee in testa il Comitato di
Quartiere Magliana, assieme al suo Municipio, si è battuto per più di sei anni
per la realizzazione della prima parte del Parco
Pian Due Torri. Si pensò potesse essere il primo passo, anche se faticoso,
verso il concretizzarsi di quanto proposto dai cittadini. E’ facile allora
immaginare lo sconcerto e la rabbia di questi abitanti nel vedere le attività
del Parco bloccate da impedimenti soltanto burocratici. Tutti i programmi e le
iniziative per la stagione estiva stanno saltando e la pulizia e la
salvaguardia della zona sono messe a rischio. La struttura per la gestione del
Parco è bloccata. La popolazione di Magliana non capisce il perché di quanto
sta accadendo. Ed è anche questo storicamente certo: quando i cittadini di
Magliana non capiscono, prima s’infuriano e poi reagiscono.
Il Comitato di Quartiere, invece, pensa
che una soluzione sia ancora possibile.
Serve in merito una immediata decisione politica, che possa far
superare al Parco tutti i problemi di ordine burocratico e di mancanza di comunicazione
tra i vari Uffici e tra le differenti Istituzioni interessate. Ed è proprio per
questo ultimo aspetto che stiamo avanzando le nostre richieste a tutti nello
stesso momento, ricordandovi che per i cittadini di Magliana il Parco Fluviale Urbano sulla golena del
Tevere non è soltanto un Parco, ma un preciso strumento urbanistico per il
miglioramento delle loro condizioni di vita.
Anche se si volesse vedere il Parco Fluviale
Urbano soltanto come un parco, si pensa che a nessuno possa sfuggire le valenze
e le prospettive di una tale complessiva realizzazione
Un parco attrezzato di quasi 40 ettari
sulla sponda del fiume Tevere, ricco quindi di aspetti ambientali, storici ed
archeologici non ha esempi significativi in Italia e nel mondo. Potrebbe
divenire un fiore all’ occhiello per qualsiasi Giunta a Roma. Inoltre sono
altrettanto interessanti le prospettive che il parco sulla golena a Magliana
possa essere una parte di un asse attrezzato con collegamenti, anche fluviali,
alle altre similari realizzazioni: il Ponte dei Congressi, lo stadio calcistico
della Roma e la zona Nuova Fiera di Roma.
Restando in attesa di un Vostro
sollecito riscontro a quanto richiesto dai cittadini di Magliana, porgiamo a
tutti distinti saluti.
Il
Coordinatore del Comitato di Quartiere Magliana
Antonio FACCIOLO
Roma, 11 maggio
2015