inaugurazione sculture al parco del Tevere Magliana
DOMENICA 8 MAGGIO 2016
Si inaugurano nel
Parco Tevere Sette opere SCULTOREE di cui 6 realizzate in tre
pietre laziali e un labirinto vegetale. Le sculture ispirate ai temi
della natura e del sociale, sono state realizzate in un progetto con
la collaborazione del Corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus
dell' Accademia di Belle Arti di Roma referente professoressa Oriana
Impei. Sono state realizzate nella sede di Campo Boario, e sono
stati presentati i bozzetti recentemente in una mostra presso il
Teatro India a Roma e proiettato il video della loro realizzazione a
cura di Salim Miralee.
Il Progetto promosso dal Municipio XI di Roma e voluto dalla progettista del parco arch.
MARIA Cristina Tullio e dalla scultrice e docente Oriana Impei ha
ottenuto il nulla osta paesaggistico per l' ubicazione delle sculture
nel paesaggio fluviale del Tevere. IL PRIMO PARCO FLUVIALE SULLE
SPONDE DEL TEVERE A ROMA.
Durante l'evento ci sara' una
performance di costumi ispirati alla Natura creati da allievi dell'
insegnamento Costume per lo spettacolo docente Paola Lo Sciuto dell'
Accademia di Belle Arti di Roma.
Sara' presente per l'INAUGURAZIONE
la direttrice dell' Accademia di Belle Arti di Roma prof.ssa Tiziana
D'Acchille e tutti i promotori dell' evento, personalita' del mondo
della cultura e dello spettacolo.Durante l'inaugurazione si svolgeranno
Letture delle Encicliche laudate e poesie in versi a cura di Claudio Monachesi.
Atmospheres, sonorizzazioni dal vivo tra la natura a cura di Theo Allegretti.
Info per raggiungere il sito:
ingresso da via della Scarperia Riva Pian due Torri a Magliana.
Uscita dal raccordo anulare su via della Magliana e prima traversa a
destra.
mercoledì 4 maggio 2016
lunedì 25 aprile 2016
Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
bloccato il ricorso al TAR
Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„Dovrà essere rimossa la copertura dell'ex impianto industriale Buffetti di Magliana. Il Tar ha respinto il ricorso dell'attuale proprietà.
Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„
Un mese di tempo per rimuovere tutto l'amianto. E' questo il tempo che la Beta srl, proprietaria dell'ex Buffetti, dovrà impiegare per bonificare il padiglione C del vecchio complesso industriale. Torna così valida la Determinazione Dirigenziale: il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del privato. Le coperture di eternit dovranno essere eliminate.
STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
LA PROMESSA -
Al Dipartimento il Municipio aveva chiesto, "visto il perdurare
dell’inadempienza della proprietà, di adottare un provvedimento che
ordinasse l’intervento. Sono quindi molto lieto di questa decisione del
Tar, che conferma come le nostre preoccupazioni per la salute dei
cittadini fossero assolutamente fondate. Il Municipio - promette
Veloccia - continuerà a vigilare, affinché gli interventi previsti siano
realizzati tempestivamente e questa vicenda possa concludersi
positivamente”
“
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Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„Un mese di tempo per rimuovere tutto l'amianto. E' questo il tempo che la Beta srl, proprietaria dell'ex Buffetti, dovrà impiegare per bonificare il padiglione C del vecchio complesso industriale. Torna così valida la Determinazione Dirigenziale: il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del privato. Le coperture di eternit dovranno essere eliminate.
STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
LA PROMESSA -
Al Dipartimento il Municipio aveva chiesto, "visto il perdurare
dell’inadempienza della proprietà, di adottare un provvedimento che
ordinasse l’intervento. Sono quindi molto lieto di questa decisione del
Tar, che conferma come le nostre preoccupazioni per la salute dei
cittadini fossero assolutamente fondate. Il Municipio - promette
Veloccia - continuerà a vigilare, affinché gli interventi previsti siano
realizzati tempestivamente e questa vicenda possa concludersi
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Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„Dovrà essere rimossa la copertura dell'ex impianto industriale Buffetti di Magliana. Il Tar ha respinto il ricorso dell'attuale proprietà.
Magliana: dal Tar via libera alla bonifica dell'ex Buffetti
„
Un mese di tempo per rimuovere tutto l'amianto. E' questo il tempo che la Beta srl, proprietaria dell'ex Buffetti, dovrà impiegare per bonificare il padiglione C del vecchio complesso industriale. Torna così valida la Determinazione Dirigenziale: il Tar ha infatti respinto la richiesta di sospensiva del privato. Le coperture di eternit dovranno essere eliminate.
STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
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STRADA IN DISCESA - “Ora non vi sono ostacoli affinché la Beta ottemperi a quanto ordinato e bonifichi l’area dall’amianto presente - premette il Presidente del Municipio XI Maurizio Veloccia - E’ questo il positivo risultato del lavoro svolto dal Municipio in questi anni per cercare di risolvere questa delicata questione. Il Municipio ha sempre ritenuto una priorità la salvaguardia della salute dei cittadini della Magliana e per questo si è battuto in tutte le sedi, per eliminare questa fonte di pericolo".
LE SOLLECITAZIONI - Nelle ultime settimane, la notizia del ricorso effettuato dalla Beta Srl, aveva fatto temere il peggio. Rischiava infatti di impantarnarsi il lavoro sin qui svolto per la riqualificazione dell'area. "In questi mesi - rivendica il Presidente Veloccia - abbiamo ripetutamente sollecitato sia la ASL ad intimare alla proprietà un termine, entro cui compiere l’intervento di bonifica, e sia il Dipartimento Politiche Sociali".
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amianto,
notizie da altre fonti giornalistiche
sabato 2 aprile 2016
II intervento del Comitato all'incontro del 1° aprile al Teatro India
Auspicandoci che gli iter burocratici
portino agli esiti sperati, come già poco fa hanno sottolineato gli assessori
Marcozzi e Mossino, vorremmo integrare quanto detto poco fa sottolineando
l’importanza di promuovere progetti e attività che diano realmente “vita” a
questo parco, perché solo vivendo un luogo si impedisce il degrado e
l’abbandono, diverse proposte sono già state avanzate sin dalla scorsa
stagione, qualcuna di queste ha già avuto esito, la festa che si terrà il 7
maggio sarà ulteriore occasione, ma sicuramente c’è spazio per molte altre
iniziative, in termini di laboratori creativi, esposizioni di artigianato,
anche pensare ad un bando per un palco aperto agli artisti del quartiere e non
solo…
Senza dilungarci qui ora, quello che
noi ci auspichiamo allora un concreto,
proficuo, scambio di idee e di propositi, da attualizzarsi in una serie di
appuntamenti, aperti e programmatici, tra le istituzioni dedicate alla gestione
e manutenzione del parco e i cittadini e
le associazioni del territorio, che non mancano di idee, questo per dare spazio
e voce nello specifico ai diversi
intendimenti.
È nell’interesse di tutto il quartiere
creare affezione e partecipazione attorno a quest’area, perché ciò che si sente
“proprio” lo si cura e lo si difende, e
Magliana ha bisogno di salvaguardare un cuore verde, ma anche di preservare un
cuore di relazioni umane e socialità.
Intervento del Comitato all'Incontro del 1° aprile al teatro India
LA PRIMA PARTE DEL PARCO FLUVIALE PIAN DUE TORRI COME
STRUMENTO PER UN RIASSETTO URBANISTICO DEL QUARTIERE MAGLIANA.
E’
noto il grande contributo che i cittadini di Magliana hanno dato per la
realizzazione del Parco Fluviale Pian Due Torri.
Sono
sicuramente da riconoscere i meriti di alcuni dirigenti dell’ex Municipio XV, e
la straordinaria dedizione del tecnico incaricato alla realizzazione
dell’opera, ma senza i cittadini di
Magliana, con le loro iniziative, le loro richieste, le loro capacità di pressione
a tutti i livelli istituzionali, ora non saremmo qui a far salire l’attenzione
per questo Parco da livelli solo locali a quelli più ampi della città.
A
questo punto, quando questo Parco ormai funzionante da più di un anno si sta
dotando anche di valenze culturali internazionali, i cittadini sentono la
necessità di chiarire alcuni punti in proposito. Questa realizzazione non è
fine a se stessa, ma parte integrante di un progetto più grande e più
ambizioso: è parte integrante di un riassetto urbanistico dell’intero
quartiere.
E’
difficile valutare l’importanza e la valenza di tale progetto se la proposta per
la sua realizzazione non viene inserita nel contesto storico ed urbanistico. Il
quartiere Magliana Nuova nasce tra la fine del 1969 e l’inizio del 1970. E’ il
frutto di una violenta e spregiudicata speculazione edilizia. Senza voler
entrare nello specifico di una vicenda ormai nota, possiamo, comunque affermare
che tale opera lasciò un quartiere con le seguenti caratteristiche
-
alla fine del 1975 risultarono essere
stati realizzati su 43,5
ettari di territorio 7800 alloggi per oltre 3 milioni di
metri cubi di costruzioni; tale volume superava del 30% quanto allora
consentito;
-
la superficie totale del quartiere (h
.43.5) era destinata per più di due terzi (h. 29,6) ad edificazione, per quasi
un terzo (h.13,3) a strade, solo una trascurabile parte (h, 0,6) a servizi:
-
gran parte degli alloggi era totalmente
priva di insolazione e di aerazione: circa il 585 degli alloggi non aveva altro
sbocco interno che un cortile largo in media 15 metri, il 25 per cento
delle stanze si affacciava su chiostrine interne;
-
la popolazione di Magliana assommava,
sempre nel 1975, a
31.671 abitanti contro i 20-22mila previsti; il rapporto abitanti/stanza era di
1,3 contro un rapporto medio della città dello 0,96;
-
tutto il quartiere, a causa del mancato
reinterro alla quota dell’argine, rimane 6,50 metri sotto il
livello di quest’ultimo.
Dal
1975 ad oggi le Amministrazioni Comunali che negli anni si sono succedute sono
riuscite in qualche modo a dotare il quartiere dei servizi primari, degli
arredi urbani, a sanarne l’aspetto igienico, ma nulla è stato ancora fatto su
quegli aspetti riconducibili alle logiche speculative dei “palazzinari romani”:
A
– Tipologia delle costruzioni
B
– Densità dei volumi
C
– Mancanza di spazi per verde e servizi
D
– Mancato reinterro alla quota dell’argine
Il
primo aspetto, quello della tipologie, non può naturalmente più essere
affrontato e nessuna soluzione è più possibile.
Anche
il secondo aspetto, quello della densità degli immobili, non ha ora più
soluzione. Poteva esserci fino a qualche
anno fa. Diradare il quartiere da alcuni edifici di proprietà comunale, dopo
aver costruito volumi analoghi su aree espropriabili, ma non centrali al
quartiere, fu la proposta avanzata dai
cittadini di Magliana attraverso il loro Comitato di Quartiere nel 1997
all’allora Sindaco Rutelli, ma mai accettata. Ora con l’approvazione della
legge 493/93 (art. 11), non esistono più aree libere a Magliana su cui
indirizzare proposte similari.
Fin
dalla nascita del quartiere a tutti i cittadini di Magliana fu chiaro che la
ricerca di spazi verdi e di servizi doveva essere indirizzata verso la sola
direzione possibile: il Tevere e la sua
golena. Infatti il primo documento del Comitato di Quartiere riguardante un
parco nella zona Pian Due Torri è del 1977, ma molti ricordano proposte fatte
anche anni prima..
Il
mancato reinterro alla quota dell’argine è un ulteriore ostacolo ad un
territorio già di per sé non idoneo ad edificazione, meno che mai ad una
edificazione intensiva. Il quartiere, stretto tra la Ferrovia Roma-Torino
ed il Tevere, ha una pessima mobilità verso l’esterno e viceversa. Inoltre
l’asse viario di Via della Magliana attira ogni interesse commerciale con un
conseguente depauperamento e degrado delle zone interne del quartiere a ridosso
dell’argine.
Questa
era la situazione all’anno 1975.
Questa
è la situazione di oggi.
Malgrado
siano passati 46 anni dalla nascita di Magliana e malgrado le pesanti
responsabilità degli Amministratori capitolini di allora, accertate e
documentate, un vero e proprio strumento urbanistico indirizzato al risanamento
degli errori/orrori commessi nel 70 non è mai stato proposto. Si pensava che
l’occasione per tutto ciò potesse essere offerta dal Programma di Recupero
Urbano (L. 493/93) che, con altri dieci quartieri “popolari”di Roma,
riguardava anche il nostro territorio.
Anche questo programma, però, non va alla ricerca delle soluzioni di quelle
“cause storiche” di cui sopra si è accennato. Va invece a recensire le aree
ancora libere del quartiere, quelle mai acquisite dai governi della città, per dotare la Magliana di quegli
standard di verde e servizi, rimaste in mano a proprietari in attesa di tempi
migliori.
Su
queste aree il Programma si concentra,
prevedendo altri 360.000
metri di costruzioni in cambio di parziali servizi ad un
territorio, che da anni doveva esserne in possesso.
Il
PRU alla Magliana, approvato ormai da
dodici anni, e mai entrato interamente in fase realizzativa, è, secondo il
Comitato di Quartiere, errato o,
perlomeno, insufficiente proprio sotto il punto di vista urbanistico. Non va
infatti a cambiare nulla nel rapporto territorio/vita degli abitanti, che è
l’aspetto principale di tale disciplina. Anzi, tale rapporto viene appesantito.
Gli
abitanti di questo quartiere sono sempre stati in grado di cavarsela da soli.
Stanchi di un Risanamento, che pur errato, non è ancora arrivato, hanno pensato
ad un loro Piano di Riassetto per Magliana. Nessuno vuole sostituirsi ai tecnici capitolini che il PRU hanno
redatto. Si vuole soltanto portare all’attenzione ed alla discussione alcune
proposte su come si può tentare di risolvere ferite di tanti anni fa, in un
confronto tra le istituzioni interessate e quelle organizzazioni che sul territorio vivono e del loro
territorio tutto sanno.
Questi
gli obbiettivi principali di tale Riassetto, che non altera nessun progetto del
PRU, ma ne armonizza gli aspetti più pesanti:
-
creazione di un polo d’interesse
alternativo a Via della Magliana;
-
valorizzazione dell’area fluviale;
-
allargamento dei confini del quartiere
-
prospettive di collegamenti
attrezzati con zone limitrofe.
\ Il
progetto, nelle sue parti più significative, sarà presentato in una mostra che
verrà esposta in occasione della Festa
del Parco che si svolgerà nel prossimo mese
di Maggio.
Ecco perché, anche se questa parte di
Parco è terminata, è vissuta e si avvia a diventare risorsa per Roma, i
cittadini di Magliana avvertono che il cammino è appena cominciato. Un parco di 8 ettari, leggermente
decentrato dal cuore del quartiere, deve diventare un parco da 30 ettari. Ma un Parco
Fluviale di 30 ettari
e di notevole valenza ambientale e paesaggistica, avulso dalla vita giornaliera
dei suoi cittadini, non serve agli obiettivi prefissati. Un parco, invece, che
entri in modo organico nell’uso giornaliero della comunità, fa superare gli
attuali limiti di spazio e di verde per Magliana.
La
valorizzazione del Tevere deve diventare risorsa per Magliana. Una risorsa mai
sfruttata. Il Tevere dal quartiere non si vede, l’argine è un muro che fa
diventare tutte le vie, che verso esso si dirigono, delle strade chiuse.
Per
concludere, questa prima parte del Parco Fluviale Pian Due Torri è un piccolo
passo di un progetto complesso e molto ambizioso. Però, non sfugge a nessuno,
quanto questo primo passo mette in moto, ovvero: la riqualificazione di un
territorio depredato, la crescita di sicurezza in aree infrequentabili, la
riappropriazione di zone da utilizzare per nuove organizzazioni sociali, forse
una locale ripresa economica…. di certo un risanamento urbanistico.
Comitato
Quartiere Magliana
giovedì 11 febbraio 2016
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